mercoledì 10 dicembre 2014

Criminalità. Il sindaco Pagano condanna criminalità e impunità.



Nicotera. Due sono gli spunti di riflessione offerti dalla politica medmea in questi giorni, emersi con vigore dall’ultimo consiglio comunale. Per inciso il civico consesso, straordinario data anche la convocazione domenicale, aveva ad oggetto i recentissimi eventi criminosi  perpetrati ai danni dell’Itis e di un negozio di abbigliamento del centro storico. Nell’assise pubblica, in prima istanza, è stata stigmatizzata l’impunità, definita <<perdurante>>, dei malviventi. E da qui il consiglio, unanimemente, ha preso le mosse per una sorta di sollecitazione ad una presenza maggiore, almeno in senso numerico, delle forze dell’ordine sul territorio. In seconda battuta non si può non sottolineare l’intervento del neoconsigliere regionale Michele Mirabello. Quest’ultimo, candidato del PD, è stato sostenuto dal parlamentare  Brunello Censore e, di conseguenza, dal suo fedelissimo dirigente dem nicoterese Manuel Reggio. E fin qui tutto normale. La cosa un po’ meno fisiologica, posto che la politica abbia una sua “fisiologia”, è che il detto candidato sia stato sostenuto anche dal socialista doc, nonché consigliere di opposizione, Pino Brosio. Cosa che ha creato qualche discussione nella sezione locale. Ma questo non interessa più di tanto in questa sede. Ciò che è da annotare è che il primo cittadino abbia accettato e accolto di buon grado, pare, l’alto esponente dei democrat. Chi ha buona memoria ricorda che Francesco Pagano ha dei trascorsi importanti in questo partito, seppur nell’ “era” delle sezioni, sino a quando si consumò una frattura interna ai democratici nicoteresi, tra lui e Reggio padre, ex sindaco tra l’altro. La vicenda ebbe numerosi e rumorosi sbocchi sulla stampa. Era allora che cominciava a levarsi alta la stella di Censore nel firmamento della politica bruzia. Che ci sia, allora, aria di riunificazione nella sinistra medmea? E’possibile, come lo è che si tratti di momentanei tatticismi. Ma sia nell’uno che nell’altro caso trascurare questi segnali potrebbe essere sbagliato, soprattutto per una destra che gode di un patrimonio elettorale di primo piano a Nicotera, diviso però in mille, improduttivi rivoli. Tornando agli eventi criminosi, da un lato la denunciata impunità dei malviventi appartiene al novero dei fatti, ma dall’altro non si può sottacere come gli esponenti della Benemerita a Nicotera abbiano sempre lavorato in condizioni non facili. Questo, parlando di carenza di organico, il consiglio lo ha implicitamente ammesso. E’, altresì, da sottolineare che le forze dell’ordine hanno cercato di garantire la sicurezza dei cittadini senza ricorrere ad inutili strumenti vessatori, quali chiusure di locali ed altre anodine platealità. Ciò detto, se oltre a denunciare, il governo cittadino si impegnasse ad ottenere una capillare videosorveglianza, forse la sicurezza ne trarrebbe maggiore giovamento. Non si può non notare, inoltre, come in questo caso l’amministrazione comunale non abbia avuto alcun pudore a ledere l’immagine della città, con un civico consesso inneggiante alla criminalità impunita. Come non ricordare le reprimende del primo cittadino a chiunque osasse citare il mare in condizioni non del tutto “igieniche”. Iniziative simili non ledono l’immagine del territorio in maniera forse peggiore? Per non parlare di quella delle forze dell’ordine. Forse è necessario qualche chiarimento di idee dalle parti di palazzo Convento, per rimettere la nave sulla giusta rotta, oltre che per costruirla.
Francesco Tripaldi

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