mercoledì 22 ottobre 2014

Il Comune di Nicotera sottoscrive una convenzione con l'Ordine dei Cavalieri dello Spirito Santo. Presidente Antonio Montuoro.



Nicotera. Il comune di Nicotera si gioverà della collaborazione dei Cavalieri del Tempio dello Spirito Santo. Con la delibera numero 111 del 2014, la giunta Pagano ha deciso di dare atto di indirizzo al responsabile dell’area amministrativa affinchè predisponga la convenzione tra l’associazione e l’ente. L’iniziativa è finalizzata, dichiaratamente, alla divulgazione della cultura cristiana ed ebraica, nonché alla valorizzazione del quartiere Giudecca. Quest’ultimo, voluto da Federico II per consentire la presenza ebraica sul territorio al fine di rivitalizzare l’economia del luogo, è decisamente in condizioni non eccellenti. Il centro storico cittadino soffre in genere di una scellerata politica urbanistica, che negli ultimi trent’anni ha favorito la delocalizzazione della popolazione in quartieri mal costruiti, con abusivismo molto evidente. Ciò detto, l’amministrazione si propone di operare lavori di riqualificazione del quartiere Giudecca, che dovrebbe diventare al contempo elemento e punto di divulgazione della cultura ebraica con un apposito Centro. Cosa c’entrino in tutto questo i Cavalieri del Tempio dello Spirito Santo si spiegherebbe con la volontà del loro presidente Antonio Leonardo Montuoro, a sua volta alla guida dell’Accademia della Dieta Mediterranea di Nicotera, di avviare “un confronto con la dieta kadosh”, praticata dalla comunità ebraica.  Questi i crudi fatti. Sull’opportunità di rimettere mani al centro storico non ci piove. Ovviamente ci si aspetta di capire in che cosa consistano i detti lavori di riqualificazione del rione Giudecca, nonché apprezzarne i criteri di fondo, le direttrici e le ricadute dirette e mediate sulla città. Che, poi, si affianchi ad essi la Dieta Mediterranea può rivelarsi una mossa non del tutto sbagliata, anche se questo dialogo interreligioso ed amministrativo potrebbe sembrare un tantino azzardato. Comunque la Dieta, è stato detto innumerevoli volte, può rappresentare certamente una risorsa importante nel territorio, che però di iniziative economiche significative ad essa connesse non ne ha sino ad ora prodotte. Checchè se ne dica.  Comunque l’ attuale partenariato potrebbe essere un momento per capire il da farsi. Perché, per fare un esempio, anche la ditta Caffo ha ricevuto la visita di un Rabbino, che ha verificato che la produzione aziendale fosse compatibile coi dettami kosher. Ma l’azienda produce eccome. In questa vicenda l’opposizione potrebbe svolgere un ruolo cruciale. Si spera.
Francesco Tripaldi

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