domenica 17 agosto 2014

Il progetto "Casa-Famiglia" da realizzare a Limbadi.



Limbadi. Importanti documenti riemergono. Nella famosa conferenza stampa l’ex sindaco Francescantonio Crudo lanciò i suoi strali, tra gli altri, anche nei confronti di Adriana Musella, dell’associazione Riferimenti, affidataria di immobili sequestrati alla criminalità organizzata. Questa aveva accusato l’amministrazione, che allora reggeva l’ente, di non aver sostanzialmente consentito l’immissione in possesso dei detti immobili. Crudo si difese additando simili affermazioni come destituite di fondamento e finalizzate solo a scopi pubblicitari. Per sapere quale sia la verità gli antichi greci si sarebbero rivolti ad un qualche oracolo, bocca degli dei, gli etruschi notoriamente ad un aruspice, esperto nello scrutare i misteri attraverso le interiora di animali. In tempi odierni la fame di verità si è fatta forse meno pressante, per fortuna degli aruspici almeno, e ricorrere alle banalissime carte può rappresentare un ottimo punto di partenza. Il sugoso preambolo “solo” per rileggere la deliberazione della giunta Crudo del ventisette di febbraio dell’anno corrente, recante il numero 15. Questa si contestualizza nel medesimo POR al quale l’amministrazione ha attinto per video sorveglianza ed auditorium e si propone di realizzare il progetto “Casa famiglia” in un immobile sequestrato alla criminalità organizzata. Da fonti del comune si tratterebbe dell’immobile della località “Petti di Razza”. La località in questione è stata teatro, per la cronaca, dell’apparizione della Presidente della Commissione Parlamentare antimafia Rosy Bindi, la quale oltre a non invitare Crudo ed i suoi aveva notoriamente esternato la sua costernazione in ordine al mancato scioglimento dell’amministrazione. Per rimanere in ambito di grecità e teatro la Bindi svolse, così come nella tragedia di greca memoria, la funzione di Deus ex machina, intervenendo a dipanare una vicenda intricata, o almeno ritenuta tale. Conclusasi, poi, con le note dimissioni. Responsabile del procedimento sarà, com’è ovvio, il tecnico comunale Geometra Mazzitelli, che sarà affiancato da una squadra temporanea, con l’Ingegnere Giovanni Russo in testa. E’ ovviamente possibile che qualcuno possa leggere la delibera in questione come intempestiva, fuori tempo massimo, dato che essa è successiva al diniego del Ministero allo scioglimento. Lo è altrettanto che altri la vedano, in ogni caso, come insufficiente. Fatto è, però, che essa esiste e non si può non vederla. E volendo adattare alla bisogna un noto proverbio: le amministrazioni volano mentre gli scritti restano.
Francesco Tripaldi

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