Limbadi. Importanti
documenti riemergono. Nella famosa conferenza stampa l’ex sindaco
Francescantonio Crudo lanciò i suoi strali, tra gli altri, anche nei confronti
di Adriana Musella, dell’associazione Riferimenti, affidataria di immobili
sequestrati alla criminalità organizzata. Questa aveva accusato
l’amministrazione, che allora reggeva l’ente, di non aver sostanzialmente
consentito l’immissione in possesso dei detti immobili. Crudo si difese
additando simili affermazioni come destituite di fondamento e finalizzate solo
a scopi pubblicitari. Per sapere quale sia la verità gli antichi greci si
sarebbero rivolti ad un qualche oracolo, bocca degli dei, gli etruschi
notoriamente ad un aruspice, esperto nello scrutare i misteri attraverso le
interiora di animali. In tempi odierni la fame di verità si è fatta forse meno
pressante, per fortuna degli aruspici almeno, e ricorrere alle banalissime
carte può rappresentare un ottimo punto di partenza. Il sugoso preambolo “solo”
per rileggere la deliberazione della giunta Crudo del ventisette di febbraio
dell’anno corrente, recante il numero 15. Questa si contestualizza nel medesimo
POR al quale l’amministrazione ha attinto per video sorveglianza ed auditorium
e si propone di realizzare il progetto “Casa famiglia” in un immobile
sequestrato alla criminalità organizzata. Da fonti del comune si tratterebbe
dell’immobile della località “Petti di Razza”. La località in questione è stata
teatro, per la cronaca, dell’apparizione della Presidente della Commissione
Parlamentare antimafia Rosy Bindi, la quale oltre a non invitare Crudo ed i
suoi aveva notoriamente esternato la sua costernazione in ordine al mancato
scioglimento dell’amministrazione. Per rimanere in ambito di grecità e teatro
la Bindi svolse, così come nella tragedia di greca memoria, la funzione di Deus
ex machina, intervenendo a dipanare una vicenda intricata, o almeno ritenuta
tale. Conclusasi, poi, con le note dimissioni. Responsabile del procedimento
sarà, com’è ovvio, il tecnico comunale Geometra Mazzitelli, che sarà affiancato
da una squadra temporanea, con l’Ingegnere Giovanni Russo in testa. E’
ovviamente possibile che qualcuno possa leggere la delibera in questione come
intempestiva, fuori tempo massimo, dato che essa è successiva al diniego del
Ministero allo scioglimento. Lo è altrettanto che altri la vedano, in ogni
caso, come insufficiente. Fatto è, però, che essa esiste e non si può non
vederla. E volendo adattare alla bisogna un noto proverbio: le amministrazioni
volano mentre gli scritti restano.
Francesco Tripaldi
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