mercoledì 13 agosto 2014

Limbadi. La questione del serbatoio dismesso.



Limbadi. All’entrata di Limbadi, nella frazione di Caroni per la precisione, il paesaggio è dominato da un enorme serbatoio pensile per la  raccolta e la distribuzione dell’acqua nel territorio. L’opera in questione è ormai da diverso tempo in dismissione ed alcune associazioni così come semplici cittadini ne avevano denunciato la potenziale pericolosità. Al di là di quest’ultimo aspetto, per fortuna scongiurato pare, il mancato funzionamento dell’infrastruttura è potenzialmente foriero di numerosi disagi per la comunità, atteso che esso svolge la funzione di regolatore della pressione dell’acqua, oltre che di raccolta. Quindi le problematiche possono spaziare dall’insufficienza delle forniture sino alla rottura dei tubi, peraltro pare già segnalata, per la pressione eccessiva appunto. Comunque abbiamo raggiunto telefonicamente il comune di Limbadi al fine di interloquire con il commissario Lucia Iannuzzi, che regge l’ente dal momento delle note dimissioni di Francescantonio Crudo. Questa era assente ma il segretario Bianco ha saputo fornire dettagli piuttosto chiari sulla vicenda amministrativa che preoccupa i limbadesi, nell’imminenza di una stagione estiva che presumibilmente impegnerà una quantità maggiore d’acqua. Il nostro ha rimarcato che <<il commissario si sta impegnando alacremente tramite frequenti contatti con Sorical e Regione, al fine di trovare al più presto una soluzione>>. In questo senso, informa, <<una riunione con le autorità di ambito è imminente>>. Su quali siano i possibili provvedimenti Bianco è stato chiaro nel rimarcare che <<ricostruire l’opera è impossibile ma lo è certamente programmare taluni interventi per ridurre al minimo i disagi ai cittadini.>> In tale direzione da qui a poco dovrebbe essere emanata <<un’ordinanza al fine di limitare l’utilizzo dell’acqua per uso potabile, per la sua insufficienza>>. Interventi definitivi sarebbero nel breve periodo impossibili, considerato anche lo stato di liquidazione della Sorical, informa Bianco. Alla domanda sul potenziale rischio dovuto all’instabilità della struttura, quest’ultimo riporta <<rassicurazioni ufficiali di tecnici della citata Sorical, i quali hanno garantito sulla sicurezza del serbatoio, peraltro svuotato completamente.>> Nessun rischio, quindi, per l’incolumità dei cittadini, ma nel contempo nessuna garanzia, almeno esplicita, per il servizio. E’ chiaro che in qualche modo ci si potrà anche “arrangiare”, però che si stenti a trovare una soluzione definitiva per la questione dell’acqua è cosa degna di nota, soprattutto per un paese che, carte alla mano, i suoi conti col comune li ha sempre saldati.
Francesco Tripaldi

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